Dopo quasi cinque anni e 239 partite, l’avventura di Stefano Pioli al Milan giunge al termine. Il comunicato ufficiale del club ha confermato un addio che era ormai nell’aria da tempo. Si conclude così un lungo percorso caratterizzato da successi e momenti di difficoltà, culminato con la conquista dello scudetto nel 2022. Pioli ha preso le redini della squadra nell’ottobre del 2019, raccogliendo un Milan in crisi dopo l’avvio deludente di Giampaolo. Durante queste cinque stagioni ha dovuto affrontare sfide come la pandemia da Covid e le partite giocare a porte chiuse, oltre a gestire il cambio di proprietà del club da Elliott a RedBird. Ha saputo plasmare e far crescere giovani talenti, trasformandoli in veri protagonisti. Con 132 vittorie e 52 sconfitte, ha mantenuto una media di 1.89 punti a partita.
Nonostante i successi ottenuti da Pioli, il Milan è un club ambizioso e esigente. Sebbene la società abbia riconosciuto il lavoro dell’allenatore attraverso un video emozionale pubblicato sui social, il bisogno di trionfi è insaziabile. Alcuni passaggi a vuoto hanno segnato il percorso di Pioli in rossonero, tra cui le sei sconfitte nei derby e soprattutto l’amara sconfitta contro l’Inter che ha sancito la conquista dello scudetto nerazzurro. Le numerose infortuni subite durante l’ultima stagione hanno reso necessario un cambio alla guida tecnica della squadra, chiudendo così un capitolo significativo nella carriera di Pioli.
Il futuro del Milan si prospetta ricco di cambiamenti. Con l’arrivo di un nuovo allenatore, tra cui emerge Fonseca come candidato più accreditato, e la necessità di rinforzi in attacco e in difesa, il club rossonero si prepara a un nuovo inizio. I tifosi dovranno abituarsi a una squadra rivisitata, pronta a competere al massimo livello per riportare a casa vittorie e trofei. Il passaggio di testimone da Pioli a un nuovo allenatore rappresenta un momento di transizione cruciale per il Milan, che punta a rilanciarsi e a tornare a lottare per i vertici del calcio italiano e internazionale.