Nel panorama attuale si sta assistendo a una svolta illiberale che vede gli intellettuali liberi, scrittori, artisti e studiosi essere considerati nemici dal governo in carica. Questo clima di tensione e oppressione nei confronti della libertà d’espressione e della cultura è stato evidenziato dallo scrittore Antonio Scurati durante il Salone del Libro di Torino, in cui ha raccontato il caso del suo monologo sul 25 aprile bloccato dalla Rai.
Antonio Scurati ha denunciato come la censura abbia colpito il suo monologo che celebrava la resistenza antifascista, un gesto che va ben oltre il singolo episodio e che si configura come un attacco alla memoria storica e alla libertà di espressione. Questo evento evidenzia la pericolosa deriva illiberale in atto, in cui la cultura e l’arte vengono represse in nome di un’agenda politica che punta a cancellare le voci critiche e indipendenti.
La vicenda sollevata da Antonio Scurati mette in luce la necessità di difendere con forza la libertà di pensiero e di espressione, pilastri fondamentali di una società democratica e pluralista. Gli attacchi ai intellettuali e agli artisti rappresentano un pericolo per la comunità nel suo insieme, privandola di prospettive plurali e critiche. È fondamentale resistere a queste forme di censura e repressione, dando voce a chi si batte per difendere valori come la democrazia, la tolleranza e l’inclusione.