Gli atleti del Giro d’Italia hanno recentemente manifestato la loro preoccupazione riguardo alla salita prevista nella competizione attraverso una lettera inviata dal presidente del CPA Cycling, Adam Hansen, a Mauro Vegni, direttore della Corsa Rosa. La disdetta della salita appare inevitabile a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito l’evento sportivo, mettendo a rischio la sicurezza degli atleti.
Il maltempo mette in discussione la tappa più attesa
Il Giro d’Italia si trova ad affrontare un’altra criticità a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno portato alla protesta dei corridori partecipanti. Dopo l’interruzione al Passo dello Stelvio per via della neve, si prevede che l’Umbrail Pass, Cima Coppi dell’edizione 2024, venga saltato a causa delle richieste degli atleti di annullare la salita e la successiva discesa. Le precipitazioni nevose in cima e le temperature rigide hanno spinto i corridori a chiedere la cancellazione dell’ascesa, impegnandosi a tutelare la propria salute e sicurezza.
La richiesta di annullamento tramite il “Extreme Weather Protocol”
Attraverso una lettera inviata dall’associazione CPA Cycling a Mauro Vegni, i corridori hanno sollecitato l’annullamento della salita e l’attivazione del “Extreme Weather Protocol” in rispetto della sicurezza degli atleti. Nonostante un accordo precedentemente raggiunto con gli organizzatori per permettere agli atleti di cambiarsi in cima e scendere verso valle, Adam Hansen, presidente del CPA, ha richiesto una revisione della tappa con una possibile partenza da Prato allo Stelvio. Le preoccupazioni riguardo a possibili pressioni esterne sono state sollevate dall’ex corridore australiano, evidenziando l’importanza di prioritizzare la salute e la sicurezza degli atleti a ogni costo.