Il Plart di Napoli, museo dedicato alla plastica, si appresta ad aprire le porte a un evento straordinario che unisce design innovativo e intelligenza artificiale. La mostra “A.I. Design: intelligenza artificiale creativa e design generativo immersivo“, curata da Anna Fresa, presenta un’opportunità unica di riflessione sulle possibilità future del design in un’epoca sempre più caratterizzata dalla tecnologia avanzata. Con assemblaggi di opere di grandi designer e esperimenti interattivi, questa esposizione promette di sfidare le concezioni tradizionali del design e della creatività.
Nella prima parte dell’esposizione, intitolata “Sedimenti“, a cura di Luigi Nicolais, il pubblico avrà l’opportunità di osservare opere realizzate in materiali ecosostenibili. Protagonista di questa sezione è Mario Coppola, che esplora la collaborazione tra il design umano e l’intelligenza artificiale. Utilizzando specifici “prompt“, Coppola interagisce con l’AI per generare idee creative che trasformano concetti bidimensionali in volumi tridimensionali. Questa innovativa metodologia di lavoro non solo evidenzia le potenzialità della tecnologia, ma pone anche interrogativi sulla natura del processo creativo stesso.
L’approccio di Coppola è fortemente radicato nella sostenibilità. La scelta di materiali ecosostenibili riflette l’importanza crescente dell’eco-design nel contesto contemporaneo. L’uso delle macchine, come pantografi e stampanti 3D, per realizzare queste creazioni dimostra quanto l’AI possa supportare gli artisti moderni nel raggiungere obiettivi legati alla sostenibilità ambientale, rendendo l’intero processo di design più efficiente e responsabile.
L’altra sezione della mostra è dominata dall’installazione video-immersiva di Mario Capasso, intitolata “Who am A.I.?“. Quest’opera utilizza ologrammi e proiezioni video per esplorare il complesso rapporto tra esseri umani e macchine. Attraverso elementi naturali come cielo, nuvole e mare, rielaborati dall’intelligenza artificiale, Capasso invita il pubblico a riflettere sulla possibilità che le macchine possano sviluppare una coscienza propria. Una serie di domande interattive anima l’esperienza, incoraggiando i visitatori a interagire con l’opera e a fornire le loro opinioni su un futuro in cui la tecnologia possa simulare il pensiero umano.
La visione di Capasso si sposa con il concetto di un “postumanesimo“, come descritto da Anna Fresa. In quest’ottica, la tradizionale linearità del design e dell’architettura potrebbe essere sostituita da processi esponenziali, prodotti dalle potenzialità illimitate offerte dall’AI. La riflessione su questa evoluzione è cruciale, poiché suggerisce una ridefinizione della creatività e del ruolo degli artisti nel processo progettuale.
Questa doppia mostra al Plart non si limita a esporre opere artistiche, ma si configura come un’importante occasione di dialogo e confronto sulle tendenze attuali e future nel campo del design. L’incontro tra intelligenza artificiale e creatività umana sta generando nuove forme espressive e soluzioni innovative, con potenziali impatti su diverse industrie, dall’architettura all’arte.
In un mondo in cui la tecnologia avanza a ritmo serrato, la riflessione su come artisti e designer possano integrare strumenti digitali e risorse ecologiche è fondamentale. La mostra offre un’ottima piattaforma per esplorare le opportunità e le sfide che derivano dall’uso dell’intelligenza artificiale nel design, invitando i visitatori a considerare le implicazioni sociali, culturali e ambientali delle loro scelte creative. Questi temi di grande rilevanza si intrecciano con le dinamiche del nostro quotidiano, rendendo l’evento un appuntamento imperdibile per chiunque sia interessato all’evoluzione del design contemporaneo.