La festività di Santa Lucia si avvicina, e Roma si prepara a celebrare questa importante occasione con un’installazione luminosa che promette di portare un messaggio di luce e speranza alla comunità. Domani, nel giorno dedicato a Santa Lucia, il sagrato della chiesa dedicata alla Santa in Via dei Banchi Vecchi ospiterà una straordinaria opera dell’architetto Cesare Esposito. La celebrazione, officiata da Mons. Francesco Pesce, rappresenterà non solo un momento di devozione, ma anche una testimonianza della cultura e dell’arte che si fondono per onorare la religione.
L’installazione luminosa: un omaggio all’incanto della festività
L’installazione, già presentata nel 2022, è stata realizzata in collaborazione con la Congregazione Clarettiana e il Rettore Padre Renato Caprioli. L’architetto Esposito ha progettato l’opera con l’intento di creare un’esperienza visiva che racchiuda lo spirito di Santa Lucia, un simbolo di luce per tutti i fedeli. L’elemento centrale dell’installazione è la luce d’artista, che offrirà illuminazione e calore all’atmosfera circostante, trasformando il sagrato in un luogo di incontro e riflessione.
Esposito descrive la sua creazione come un simbolo di gioia e mistica, concepito per evocare emozioni positive nei visitatori. Attraverso l’immagine miracolosa di Santa Lucia, l’opera desidera infondere un senso di pace e speranza, rendendo omaggio a una tradizione plurisecolare. La scelta del sagrato della chiesa non è casuale: questo spazio si presta perfettamente per accogliere i fedeli e i residenti del quartiere, creando un ponte di connessione tra spiritualità e arte.
Un gesto d’affetto verso Papa Francesco
L’architetto Esposito ha espresso un profondo sentimento dedicando la sua opera a Papa Francesco, il quale ha un legame speciale con la festività di Santa Lucia: è stato consacrato sacerdote precisamente il 13 dicembre 1969, data che coincide con la celebrazione della Santa. Questa dedizione non solo arricchisce il significato dell’installazione, ma invita anche i romani a unirsi in un desiderio collettivo: quello di vedere il Papa visitare la chiesa di Santa Lucia al Gonfalone. L’auspicio di Esposito si riferisce a un momento di gioia condiviso, in cui la presenza del Papa potrebbe rappresentare una benedizione per tutti.
La luce diventa un linguaggio universale in questo contesto, in grado di parlarci di speranza e di comunità. La gioia, la spiritualità e l’arte si intrecciano in questo progetto, rendendo l’installazione un appuntamento da non perdere per chi desidera vivere appieno lo spirito delle festività.
Un’occasione per la comunità e per la cultura romana
La celebrazione dedicata a Santa Lucia, arricchita dalla presenza di quest’opera luminosa, non rappresenterà solo un momento di culto, ma anche un’importante finestra sulla cultura romana. Attraverso iniziative simili, si promuove la valorizzazione delle tradizioni locali, creando opportunità di incontro e comprensione tra i diversi gruppi sociali che abitano la città.
L’arte pubblica, in questo caso, serve come un mezzo efficace per veicolare messaggi di unità e speranza, contribuendo alla vivacità della vita cittadina. La macchina della luce, che simbolicamente rappresenta la Santa, illuminerà non solo il sagrato ma anche i cuori e le menti di coloro che parteciperanno all’evento. La luce di Santa Lucia, pertanto, diventa un faro di buon auspicio, che guiderà tutti verso un futuro migliore.