Un episodio inquietante ha scosso la stazione Circumvesuviana di piazza Garibaldi, a Napoli, mercoledì 27 novembre 2024, quando un uomo in carrozzina è stato denunciato dopo aver molestato una controllora di biglietti. La vicenda, che solleva interrogativi sulle dinamiche di sicurezza all’interno dei mezzi pubblici, ha ricevuto una vasta eco mediatica e ha portato all’attenzione della magistratura.
La vittima di questa sgradevole esperienza è una controllora di 48 anni, che lavora per l’EAV . Secondo il racconto fornito da Umberto De Gregorio, presidente dell’EAV, l’uomo in carrozzina ha finto di richiedere assistenza per salire delle scale, ma in realtà il suo intento era ben diverso. La controllora, mentre cercava di aiutarlo, è stata oggetto di palpeggiamenti in un momento di distrazione. La denunciante ha rivelato che, sebbene si fosse accorta di alcune discrepanze nel comportamento dell’uomo, ha deciso di proseguire per comprendere le sue reali intenzioni. Il comportamento sospetto ha suscitato l’attenzione dei colleghi, che hanno successivamente allertato la Polizia Ferroviaria. Il magistrato, in seguito alla denuncia, ha avviato un’indagine subito dopo l’incidente.
Il fatto si è verificato intorno alle 11:30, quando il presunto molestatore si trovava ai tornelli della stazione. Inizialmente, la controllora e altri dipendenti non hanno ritenuto l’uomo in carrozzina un pericolo immediato. Tuttavia, i segnali di allerta sono aumentati quando l’uomo ha richiesto aiuto solo all’addetta donna e ha rifiutato l’assistenza da parte dei controllori maschi. Mentre la controllora ha iniziato a spingerlo verso le scale, l’hanno palpeggiata, costringendola a reagire, affermando che non avrebbero tollerato tali comportamenti.
Questo stratagemma ha messo in luce un modo preoccupante di approcciare le vulnerabilità: nel tentativo di aiutare persone in difficoltà, si possono inavvertitamente esporre individui a situazioni di abuso. Fortunatamente, la controllora è stata in grado di prendersi cura di sé, segnalando l’accaduto alle autorità competenti.
L’intervento della Polizia Ferroviaria è avvenuto tempestivamente dopo la segnalazione della controllora. Le forze dell’ordine hanno preso atto immediatamente della denuncia e hanno avviato le pertinenti indagini per accertare il comportamento dell’individuo. È stata convocata la controllora per un’intervista al fine di raccogliere ulteriori dettagli e chiarire ogni aspetto della situazione.
L’episodio ha portato a una riflessione sulla sicurezza all’interno dei mezzi di trasporto pubblico, dove la protezione dei dipendenti deve essere garantita. Senza dubbio, è fondamentale per le aziende e le istituzioni responsabili fornire formazioni specifiche e protocolli di emergenza per gestire situazioni simili. La denuncia ha avuto anche una risonanza sociale riguardo alla necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi.
Il caso ha riacceso il dibattito sull’importanza della sicurezza nei mezzi pubblici, specialmente per quanto riguarda il trattamento di persone con disabilità. Sebbene la necessità di assistenza per le persone con difficoltà motorie sia indiscutibile, è altrettanto cruciale proteggere i lavoratori da eventuali abusi. Gli episodi di molestia, specialmente in contesti di vulnerabilità, devono essere presi seriamente e affrontati con politiche efficaci e interventi rapidi da parte delle autorità.
Le aziende devono quindi implementare misure per garantire un ambiente sicuro per tutti, compresi dipendenti e passeggeri. Scene come quella avvenuta alla stazione Circumvesuviana richiedono risposte incisive e strategie preventive per evitare che si ripetano in futuro e per tutelare le vittime di aggressioni.