Valter De Maggio, noto direttore di Kiss Kiss Napoli, ha condiviso la sua opinione in occasione della trasmissione Radio Goal riguardo all’utilizzo della tecnologia VAR nel calcio. Le sue osservazioni si concentrano sull’effettivo valore e sull’efficacia delle chiamate in video, esprimendo perplessità su un sistema che, a suo avviso, non riesce sempre a garantire giustizia in campo. Le dichiarazioni di De Maggio si inseriscono in un dibattito molto acceso sul ruolo della tecnologia nelle decisioni arbitrali, alimentando così discussioni tra tifosi e critica sportiva.
Le critiche al termine “challenge”
Uno dei punti salienti del discorso di De Maggio è stato il suo disprezzo per il termine “challenge”, usato per descrivere il processo di revisione delle decisioni arbitrali da parte della VAR. Secondo il direttore, l’introduzione di termini anglofoni all’interno del football italiano è una mancanza di rispetto per la lingua e la cultura del paese. Questo aspetto linguistico si riflette nella visione più ampia che De Maggio ha della comunicazione nel mondo del calcio, dove ritiene sia fondamentale utilizzare un linguaggio accessibile e chiaro, evitando frasi e terminologie che possono confondere i tifosi e il pubblico.
De Maggio ha inoltre osservato come il termine “challenge” possa mascherare la complessità delle dinamiche di gioco e delle decisioni arbitrali. Secondo lui, è importante mantenere una conversazione autentica, che riconosca le radici italiane del calcio, piuttosto che adottare termini che possono sembrare estranei. Questa posizione si erge come un manifesto per una maggiore autenticità nel linguaggio usato, specialmente in un contesto tanto appassionante e seguito come quello del calcio.
Efficacia della Var nelle decisioni arbitrarie
Un altro tema affrontato da De Maggio è l’efficacia del sistema VAR nel corso delle partite. Sottolinea come, in diverse occasioni, le chiamate in video non abbiano portato a risultati migliori rispetto alle decisioni prese in campo dagli arbitri. Egli porta come esempio quando un arbitro decide di non fischiare un rigore e, nonostante il controllo VAR, non ci siano evidenze sufficienti per cambiare il giudizio originale. In queste circostanze, De Maggio evidenzia la frustrazione che può nascere tra i tifosi e i giocatori, poiché il sistema della VAR rischia di apparire come un’ulteriore complicazione anziché una soluzione.
Il tema della tecnologia nel calcio continua a essere controverso, poiché ci sono vari punti di vista su come la VAR dovrebbe operare per migliorare l’integrità nella competizione. De Maggio invita a riflettere su ciò che significa davvero avere un sistema di revisione video e sul fatto che, a volte, le tecnologie non offrono risultati univoci, a discapito dello spirito del gioco. La sua analisi richiama l’attenzione sull’esigenza di trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione nel mondo del calcio, un tema che si ripresenta frequentemente nei dialoghi sul futuro dello sport.
La reazione del pubblico e delle istituzioni
Le affermazioni di Valter De Maggio non sono passate inosservate nel panorama calcistico italiano. La sua critica ha suscitato un acceso dibattito su come il sistema VAR e i correlati processi decisionali siano percepiti dai tifosi e dagli addetti ai lavori. I sostenitori della VAR tendono a evidenziare i miglioramenti nella giustizia delle decisioni arbitrali, citando episodi in cui il sistema ha effettivamente corretto errori evidenti degli arbitri. D’altra parte, come affermato da De Maggio, le frustrazioni accumulate sui campi da gioco possono alimentare un clima di malcontento che mette in discussione l’intera utilità della videoassistenza.
Inoltre, le istituzioni calcistiche, dall’Associazione Italiana Arbitri alla Lega Serie A, stanno cercando di rispondere a queste critiche. Durante le conferenze stampa e le riunioni ufficiali, molti dirigenti hanno sottolineato l’importanza della formazione continua degli arbitri e dell’utilizzo responsabile della tecnologia. Ciò ha portato a un’ulteriore riflessione su come migliorare l’integrazione della VAR nel gioco senza compromettere il fluido svolgimento delle partite.
Le opinioni di De Maggio, quindi, si inseriscono in un discorso più ampio riguardante il futuro del calcio e il ruolo che le tecnologie, come la VAR, dovranno avere per garantire un gioco giusto e appassionante per tutti.