Un incendio di grandi proporzioni ha colpito il comprensorio militare di Persano, in provincia di Salerno, nella serata del 30 luglio. Le fiamme si sono propagate tra le 20:00 e le 22:00, coinvolgendo una notevole quantità di rifiuti stoccati, soprattutto eco-balle provenienti dalla Tunisia. La situazione ha richiesto l’intervento immediato delle autorità locali e ha sollevato preoccupazioni tra i sindaci delle aree limitrofe, i quali hanno esortato i cittadini a prendere precauzioni.
Il rogo è scoppiato nel comprensorio militare di Persano, un’area che ha ospitato nel corso degli anni lunghi periodi di stoccaggio per rifiuti vari. In questo caso specifico, ciò che ha preso fuoco sono state circa 6.000 tonnellate di eco-balle, una forma di rifiuto che viene spesso utilizzata per la produzione di energia o come materia prima per altri processi industriali. La combustione di questo materiale ha generato una colonna di fumo denso e scuro, visibile a grande distanza, che ha immediatamente preoccupato i residenti e le autorità sanitarie.
Le cause esatte dell’incendio sono ancora tutte da chiarire, ma le prime indagini sono già iniziate per verificare eventuali negligenze nei protocolli di stoccaggio dei rifiuti. Da informazioni preliminari, emerge che queste eco-balle erano rimaste nel comprensorio per oltre due anni, nonostante dovessero essere temporaneamente depositate. Questo solleva interrogativi sulla gestione dei rifiuti e sulla necessità di vigilanza da parte delle autorità competenti.
L’incendio ha indotto i sindaci dei comuni circostanti a lanciare immediati avvisi alla popolazione, raccomandando di tenere chiuse porte e finestre per evitare l’inalazione di fumi tossici. I cittadini sono stati avvertiti di limitare le attività all’aperto e di prestare attenzione ai segnali di allerta provenienti dalle autorità. Questa situazione ha evidenziato il rischioso stato di alcuni impianti di stoccaggio e la necessità di una revisione delle politiche attuali relative alla gestione dei rifiuti.
In risposta all’incendio, i sindaci di Comuni come Campagna, Altavilla Silentina ed Eboli hanno emesso dichiarazioni ufficiali per tranquillizzare e proteggere la popolazione. Il sindaco di Campagna ha consigliato alle famiglie di non consumare prodotti ortofrutticoli provenienti dalle aree circostanti, in attesa di risultati delle analisi dell’aria e delle coltivazioni. A tale commento si è unito il sindaco di Altavilla Silentina, Francesco Cembalo, che ha descritto l’incendio come un “autentico disastro ambientale“, sottolineando l’importanza di monitorare le possibili ricadute sulla salute pubblica.
Anche a livello politico si sono levate voci preoccupate, con il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha sollecitato un adeguato intervento dell’ARPAC per valutare l’impatto ambientale dell’incendio. Ha messo in evidenza la criticità della situazione, sottolineando come rifiuti pericolosi non debbano essere stoccati a lungo termine e chiedendo indagini approfondite e severe misure di controllo.
In seguito all’emergenza, sono stati attivati controlli da parte dell’ARPAC per analizzare l’aria e i suoli nelle aree colpite. Le autorità porteranno avanti un monitoraggio attivo per raccogliere dati su eventuali contaminazioni e sullo stato di salute degli ecosistemi localizzati nella Piana del Sele. Saranno effettuate misurazioni continue della qualità dell’aria, in particolare per verificare la presenza di sostanze tossiche generate dall’incendio.
Le reazioni immediate delle autorità, insieme ai piani di monitoraggio, hanno messo in evidenza l’importanza di mettere in atto misure preventive nei confronti della gestione dei rifiuti sul territorio. È essenziale garantire che tali materiali non vengano destinati a stoccaggio a lungo termine e che i protocolli di sicurezza siano costantemente aggiornati. Le autorità locali dovranno collaborare per redigere un piano di intervento che possa includere nuove norme riguardanti la sicurezza nella gestione dei rifiuti per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.
Mentre la situazione a Persano si evolve, la comunità e le autorità rimangono all’erta per garantire la sicurezza e la salute dei cittadini, evidenziando l’importanza di una cooperazione efficace tra le diverse istituzioni locali e regionali.