Risultati incredibili e tensione alta, questa è la situazione attuale per i velisti della Vendée Globe. La storica regata, che rappresenta un’importante sfida per ogni navigatore solitario, è ormai in corso dal 10 novembre scorso. Partiti da Les Sables d’Olonne, gli skipper stanno affrontando il difficile tratto dell’Atlantico meridionale, mentre il nuovo anno è arrivato senza festeggiamenti o brindisi a bordo. Paolo Pedote, l’unico rappresentante italiano nella competizione, si prepara a doppiare Capo Horn mentre la corsa verso la vittoria è in pieno svolgimento.
La gara e le sue sfide
La Vendée Globe è una delle competizioni più impegnative nel mondo della vela, portando i partecipanti a navigare per oltre 24mila miglia nautiche senza alcun contatto esterno o supporto. La difficoltà della regata viene amplificata dalle condizioni meteo avverse e dai rischi che ogni skipper deve affrontare. Al momento, la classifica è guidata dal francese Charlie Dalin, il quale, al passaggio al nuovo anno, ha sfidato la concorrenza controllando il suo vantaggio su Yoann Richomme. Quest’ultimo è in seconda posizione ma continua a inseguire da vicino, promettendo un testa a testa avvincente per tutto il resto della regata.
I velisti si trovano di fronte a lunghi tratti di mare, dove le decisioni strategiche e la gestione delle risorse diventano cruciali. Ogni skipper, da solo in mare aperto, deve compiere scelte che incideranno sul risultato finale. Nonostante il silenzio assordante di una festa di Capodanno assente in mare, molti di loro hanno trovato il modo di mantenere il morale alto, inviando messaggi ai propri affetti o condividendo l’emozione del viaggio sui social. Alcuni si riparano dal freddo sottocoperta mentre altri si espongono all’azoto dell’oceano, immortalando la durezza e la bellezza di questa avventura.
Un brindisi insolito e la corsa per il podio
Tra i velisti, solo Jeremie Beyou ha deciso di festeggiare con un brindisi simbolico, esibendosi con una mezza bottiglia di champagne, a testimonianza di quanto possa sembrare anomalo festeggiare in mezzo all’oceano. L’atmosfera è carica di tensione e determinazione, mentre i velisti proseguono la loro corsa con l’obiettivo di arrivare in Bretagna nel minor tempo possibile. Le previsioni mostrano un’ottimistica possibilità di rompere il record fissato da Armel Le Cleac’h, che rimane a 74 giorni, 3 ore, 35 minuti e 46 secondi, se le condizioni rimarranno favorevoli.
Dalin e Richomme, in particolare, hanno scelto una rotta più lontana dalla costa brasiliana, allontanandosi da una zona di bonaccia e trovando vento. Questa scelta strategica ha permesso a Dalin di aumentare il suo margine sugli avversari, rendendo la gara ancora più appassionante per i tifosi. Attualmente, gli altri skipper si stanno adoperando per guadagnare posizioni, ma il traguardo di Les Sables d’Olonne sembra lontano. Tra gli arrembagli della competizione, un numero ristretto di ritiri da parte degli skipper mette in evidenza le difficoltà del viaggio.
Lo stato della flotta e l’italiano in gara
Concluse già diverse settimane di competizione, solamente cinque skipper hanno dovuto abbandonare la gara su un totale di quarantanove partenti. Giancarlo Pedote, alla guida del suo ‘Prysmian‘, si trova all’attuale diciannovesima posizione, staccato di oltre quattromila miglia nautiche dai capolista. Pedote è alle porte di uno dei punti cruciali della regata: il doppio di Capo Horn. Quest’area, conosciuta per le sue difficoltà estreme e i venti impetuosi, rappresenta un cruciale test di abilità e resilienza per ogni velista.
Nonostante le sfide, la determinazione di Pedote continua ad essere una fonte di ispirazione. Mentre la classifica può variare rapidamente, il suo obiettivo rimane quello di tornare in sicurezza a Les Sables d’Olonne, portando con sé l’esperienza di questa avventura unica. Ogni giorno in mare è un nuovo capitolo, una nuova opportunità per superare i propri limiti e ritrovare la forza necessaria per affrontare ulteriore navigazione. La Vendée Globe offre non solo una gara, ma anche un racconto di spirito indomito e audace.