L’ultima partita di campionato tra Venezia e Udinese ha regalato uno spettacolo emotivamente intenso, conclusosi con un rocambolesco 3-2 per i padroni di casa. Entrambe le squadre hanno messo in campo notevoli abilità tecniche e un grande spirito di combattimento, ma è stata la tenacia del Venezia a prevalere. La partita è stata caratterizzata da molti eventi cruciali, tra cui due cartellini rossi e diversi momenti di alta intensità , culminati in una rimonta che i tifosi non dimenticheranno facilmente.
La partenza fulminea dell’Udinese
Il match si è aperto con un’ottima performance da parte dell’Udinese, che ha segnato due gol nei primi 30 minuti di gioco. La prima rete è stata realizzata da Lazaro Lovric al 19′, approfittando di un contropiede orchestrato da Payero che ha servito Iker Bravo. Lovric ha piazzato il pallone con un preciso piattone, spiazzando il portiere Stankovic. Poco dopo, al 25′, Iker Bravo ha raddoppiato, segnando il suo primo gol in Serie A. La sua conclusione da fuori area, assistita da Lovric, ha confermato la solidità offensiva della squadra friulana.
Dopo queste due reti, il Venezia si è trovato in una situazione di grave difficoltà , costretto a inseguire un punteggio svantaggioso che sembrava dover definire il corso della partita. L’Udinese stava dimostrando una netta superiorità fino a quel momento, mettendo a prova la difesa del Venezia e creando numerose occasioni da gol. Tuttavia, il match ha preso una piega differente quando gli episodi iniziarono a giocare un ruolo fondamentale.
La rimonta del Venezia
A pochi minuti dalla fine del primo tempo, la situazione è cambiata completamente con l’intervento decisivo di Pohjanpalo. L’attaccante finnico ha guadagnato un calcio di rigore dopo un fallo subito da Giannetti. Al 41′, Pohjanpalo non ha sbagliato, eseguendo un tiro preciso che ha riavvicinato il Venezia, portando il punteggio sull’1-2. Questo gol ha dato nuova energia alla squadra di casa, che nella ripresa è scesa in campo con un atteggiamento molto più offensivo e determinato.
Con il secondo tempo è emersa una nuova linfa per il Venezia, che ha visto entrare in campo l’ormai noto Oristanio. Il suo ingresso ha portato a un cambiamento nel ritmo della partita, costringendo il difensore dell’Udinese, Souleymane Isaak Touré, a commettere un fallo che gli è costato il cartellino rosso. La superiorità numerica ha trasformato l’inerzia del match: pochi minuti dopo, al 54’, il Venezia ha realizzato un gol straordinario da calcio di punizione con Hans Nicolussi Caviglia che ha trovato la rete del pareggio, portando il punteggio sul 2-2.
La vittoria finale e i festeggiamenti
Mentre il match si avvicinava alla sua conclusione, il Venezia ha continuato a pressare, cercando disperatamente la vittoria. L’occasione giusta è arrivata all’86’ quando Pohjanpalo ha nuovamente dimostrato le sue qualità sotto porta, guadagnando un altro rigore e trasformandolo con grande freddezza. Il suo tiro ha spiazzato il portiere Okoye, siglando la vittoria per il Venezia nel tempo regolamentare.
La partita si è chiusa sul 3-2, una rimonta che ha fatto esplodere di gioia i tifosi presenti allo stadio. La risposta di corso di Di Francesco ha avuto un impatto significativo sulla squadra, trasformando una situazione critica in un’accelerata vittoria. Il Venezia ha dimostrato di saper reagire e trovare la forza di combattere, consolidando la propria identità e visibilità in questo campionato avvincente.