Venerdì 11 ottobre, alle 18.30, la Galleria Port’Alba ospiterà l’inaugurazione della mostra d’arte “Rime di Mare”, un’opera evocativa di Dino Izzo. Questa mostra si propone di trasmettere l’essenza del mare di Furore, un luogo che ha lasciato un’impronta duratura negli occhi e nell’anima dell’artista. La sua ricerca artistica si distingue per un’approfondita fusione tra segno e scrittura, aprendo un dialogo nuovo tra fotografia e arte visiva.
Furore, rinomata per la sua bellezza paesaggistica e costiera, è il contesto ideale per l’opera di Dino Izzo, che ha il suo studio nella parte alta del paese. Le sue opere catturano non solo l’aspetto visivo del mare, ma anche le emozioni e i ricordi che esso evoca. Durante il vernissage, i visitatori potranno immergersi in un’esperienza unica, diventando partecipi della visione artistica di Izzo. La mostra offre una panoramica di quadri, sculture e installazioni che rivelano la complessità del legame dell’artista con il mare.
Dino Izzo è noto per la sua attitudine al segno spontaneo, un aspetto distintivo della sua pratica artistica. Attraverso l’utilizzo di forme e colori, egli traduce suggestioni visive in opere d’arte che si animano, facendo emergere un mare che vive nel ricordo e nel profondo dell’animo. Ogni opera è il risultato di un lungo processo di riflessione, trasformazione e comunicazione visiva, dove il mare non è solo un soggetto, ma un protagonista essenziale delle sue narrazioni artistiche.
Il lavoro di Dino Izzo, come descritto dall’artista stesso, inizia con segni tracciati in modo spontaneo. Questi segni, accompagnati da titoli ispirati, costituiscono il punto di partenza per le sue opere. La sua metodologia riunisce diverse discipline: dalla pittura alla scultura, dal video ai testi, creando un linguaggio artistico multidimensionale. A partire dal 2014, la sua ricerca ha subito una svolta, evolvendo verso un segno che si trasforma in scrittura. Il suo processo diventa più riflessivo e strutturato, con l’introduzione di una calligrafia intensamente fitta che si amalgama con il colore.
La scrittura per Izzo non è solo un mezzo comunicativo: è un metodo per creare storie visive. Le sue frasi calligrafiche, spesso illeggibili, alludono a mondi interiori e esperienze personali, legando in modo indissolubile l’immagine alla narrazione. Questo approccio conferisce alle sue opere un’ulteriore dimensione, rendendo ogni pezzo una riflessione del viaggio umano. Le immagini che affiorano dalla calligrafia non si limitano a rappresentare, ma invitano lo spettatore a esplorare un territorio visivo ricco di significato.
Le opere di Dino Izzo non si collocano semplicemente nella realtà ma si aggirano nell’ambito dell’irreale, dando vita a un’atmosfera enigmatica e ermetica. Le figure e i segni che emergono dalle sue opere irrompono nel panorama visivo con una carica evocativa potente, facendoci riflettere su ciò che percepiamo e su ciò che resta nascosto. Le sue creazioni si muovono in uno spazio atemporale, dove le linee e i segni creano una trama complessa, invitando a un’interpretazione aperta e personale.
Questa ambiguità visiva è un elemento centrale nella filosofia artistica di Izzo. Le sue opere sembrano aprire a un linguaggio misterioso e poetico, dove il fruitore è chiamato a stabilire una relazione attiva con l’opera. L’incontro tra concentrazione linguistica e visività crea una sorta di fermo-immagine di un mondo irrappresentabile, dando vita a una riflessione profonda sul concetto di percezione e rappresentazione.
La mostra “Rime di Mare” di Dino Izzo rappresenta un’anteprima significativa sull’arte contemporanea, promettendo un’esperienza ricca di emozioni e introspezione per tutti i visitatori.