Il 2025 si avvicina, portando con sé speranze di un cambiamento fondamentale nel panorama sociale e politico. Idee di pace e di maggiore attenzione al welfare si intrecciano con l’auspicio di un futuro in cui le guerre cesseranno e le risorse verranno destinate a settori fondamentali come il lavoro giovanile e il sostegno alle famiglie e ai più vulnerabili. Francesco Vaia, direttore della prevenzione presso il Ministero della Salute e già Direttore Generale dell’INMI Spallanzani, ha espresso queste convinzioni in un’intervista a Adnkronos Salute, delineando le sue aspettative per l’Italia e invitando le autorità a fare della ricerca e della cura dei fragili delle priorità .
Un nuovo orizzonte per il welfare in Italia
Francesco Vaia sottolinea l’importanza di un programma che rilanci il welfare e colleghi il settore socio-sanitario in modo più integrato. Secondo il suo punto di vista, la connessione tra il sistema sanitario e quello sociale è cruciale per il benessere della popolazione. Una sanità che funzioni in isolamento ha difficoltà ad affrontare le sfide che emergono in una società complessa e in continua evoluzione. La richiesta di investimenti in politica sociale non è solo un desiderio, ma una necessità concreta per migliorare la vita quotidiana di milioni di cittadini.
La vulnerabilità delle categorie più deboli, inclusi anziani e malati, sta crescendo. Per affrontare questa situazione è fondamentale che tutte le parti coinvolte, a partire dalla pianificazione governativa fino all’attuazione pratica a livello locale, lavorino insieme per garantire che le risorse siano allocate in modo efficiente e mirato. Vaia richiama l’attenzione sull’importanza di sostenere attivamente i caregiver, che si rivelano in molti casi portatori del peso emotivo e pratico di prendersi cura di familiari malati. Il messaggio è chiaro: i caregiver devono ricevere un supporto adeguato così da poter affrontare il proprio ruolo con maggiore serenità .
Ricerca e innovazione: una priorità per il futuro
La ricerca sulle malattie rare e l’ageing attivo sono due settori che Vaia ritiene debbano ricevere maggiore attenzione nel futuro politico e sociale del nostro paese. Vede nella scienza una chiave per affrontare le sfide del domani, richiedendo maggiori investimenti e una strategia coordinata che mette al centro la salute pubblica. Il suo appello si rivolge anche alle giovani generazioni, per garantire loro un futuro in cui la ricerca non sia solamente un campo accademico, ma una via per migliorare quotidianamente la qualità della vita in tutti i suoi aspetti.
La creazione di una rete di supporto tra istituzioni e comunità permetterebbe di affrontare le emergenze con una visione a lungo termine. Gli investimenti in ricerca non sono una spesa, ma un’opportunità per l’innovazione e lo sviluppo economico, vista la crescente domanda di cure sanitarie e sociali diversificate.
Ricordi della pandemia e un appello alla solidarietÃ
Il 2025 non segna solo un cambiamento voglioso. Rappresenta anche un importante anniversario: cinque anni dal primo caso di Covid-19 in Italia, un evento che ha segnato profondamente il corso della vita di tutti. Vaia ricorda quel periodo difficile, caratterizzato da incertezze e paure, ma anche dalla straordinaria risposta della comunità scientifica e degli operatori sanitari. Questo ricordo serve da monito sulla resilienza italiana e sull’importanza della solidarietà .
Con parole che risuonano come un’agenda futura, Francesco Vaia invita tutti a non dimenticare il valore della coesione sociale. Le difficoltà della pandemia non devono essere solo un ricordo da superare, ma una lezione su cui costruire un futuro più forte. La sua visione è chiara: un’Italia che mira a essere più solidale, responsabile e attenta ai bisogni di tutti, in particolare di coloro che sono più fragili e delle persone che si dedicano a prendersi cura di loro.
Mentre ci apprestiamo a entrare nel nuovo anno, l’auspicio di un 2025 migliore si fa strada tra parole di speranza e progetti concreti, in attesa di trovare ascolto nelle decisioni future delle autorità e della società in generale.