La città di Napoli ospita attualmente il vertice dei ministri della Difesa del G7, con la presidenza italiana a capo dei colloqui che si concentrano su questioni cruciali come i conflitti in Medio Oriente e in Ucraina. In questo contesto di alta sicurezza, la città si trova sotto stretta sorveglianza, creando una situazione di disagio per residenti e commercianti.
La cerimonia di apertura sotto una pioggia incessante
Questa mattina, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha dato il benvenuto ai suoi colleghi del G7 presso Palazzo Reale, immortalato mentre sollevava un cornetto rosso, simbolo di fortuna, di fronte a una folla di fotografi e cineoperatori. Questo gesto, oltre ad omaggiare lo storico luogo che ospita il summit, sembra voler esorcizzare le tensioni globali attuali. L’incontro si svolge in un clima di allerta, con i partecipanti che si confrontano sulle crisi internazionali in corso.
Il vertice, che è iniziato con un clima di serietà e urgenza, ha coinciso con un avviso di allerta meteo emesso dalla Protezione Civile, che prevede piogge e condizioni meteorologiche sfavorevoli per l’intera giornata. A rendere la situazione ancora più complessa è la massiccia presenza delle forze dell’ordine, con circa 3000 agenti mobilitati per garantire la sicurezza del vertice e dei partecipanti. La vita quotidiana di Napoli è stata segnata in modo significativo da queste misure straordinarie.
La situazione di sicurezza e le lamentele dei commercianti
La questione della sicurezza ha avuto ripercussioni dirette sulla normalità della vita nella zona intorno a Palazzo Reale. Molti negozianti hanno segnalato che, a causa delle restrizioni imposte, non sono nemmeno riusciti a raggiungere le loro attività . Alcuni esercenti hanno lamentato che gli accessi alle loro attività sono stati bloccati, costringendoli a rimanere chiusi, e riducendo le possibilità di guadagno in un periodo di già difficile ripresa economica.
La zona risulta blindata, con transenne che delimitano il perimetro dell’evento. Questa situazione ha fatto sì che residenti e turisti si trovassero costretti a mantenere le distanze; è una Napoli in cui l’affluenza, normalmente vibrante, si è ridotta a causa delle misure di sicurezza senza precedenti. Le attività commerciali che normalmente beneficerebbero dell’afflusso di visitatori durante eventi di tale portata si trovano invece a fronteggiare un calo drammatico delle vendite.
Proteste e attivismo: l’impatto sull’evento
Parallelamente alle problematiche economiche affrontate dai commercianti, la situazione è complicata dalla prevista manifestazione degli attivisti per la pace. Questi manifestanti, in segno di dissenso rispetto alle politiche di difesa e sicurezza dei paesi del G7, avevano programmato un corteo in concomitanza con il vertice. Tuttavia, le autorità hanno imposto un divieto di avvicinamento all’area del vertice, limitando così la loro possibilità di esprimere le preoccupazioni civili.
Le misure di sicurezza hanno l’obiettivo evidente di garantire la tranquillità dell’incontro, ma sollevano interrogativi su come la cittadinanza e le attività commerciali possano convivere con eventi di assorto carattere internazionale. Mentre i leader mondiali si riuniscono per affrontare questioni fondamentali, la città di Napoli si trova a dover gestire le sue sfide quotidiane, sottolineando un contrasto netto tra il prestigio della scena politica internazionale e la realtà locale.