Un tragico incidente ha colpito il campus dell’Università di Salerno, scatenando un’ondata di preoccupazione tra gli studenti e il personale accademico. Il 30 novembre, un albero di grandi dimensioni è caduto improvvisamente, investendo tre giovani durante la pausa pranzo. Oggi, la situazione dei colpiti varia, con notizie di miglioramento e incertezze riguardo alle condizioni di alcuni di loro.
Il drammatico evento si è verificato nel pomeriggio del 30 novembre presso la sede di Fisciano dell’Università di Salerno. Durante una tranquilla pausa pranzo, un enorme pino è crollato senza preavviso, colpendo un gruppo di studenti. Tre di loro sono stati immediatamente ricoverati, mentre altre due persone sono state lievemente ferite. Tra i colpiti, Antonio La Regina, un giovane di 25 anni di Petina, ha riportato ferite gravi, ma la sua storia ha preso una piega diversa con la recentissima notizia del suo risveglio dal coma.
La dinamica dell’incidente, che ha destato preoccupazione tra la comunità universitaria, è oggetto di una doppia indagine. Da un lato, la Procura di Salerno ha avviato un’inchiesta per accertare le responsabilità, mentre dall’altro, l’Ateneo ha avviato un proprio processo interno. Questa tragicità è amplificata dal fatto che si erano già registrati allarmi riguardo alla stabilità dell’albero, ma né l’università né le autorità locali avevano preso provvedimenti.
Antonio La Regina, dopo un periodo critico, ha comunicato il suo risveglio ai compagni di corso tramite un messaggio nel gruppo WhatsApp del corso di TFA Sostegno. La sua migliorata condizione è stata accolta con gioia tra studenti e docenti, che hanno vissuto momenti di grande apprensione. L’entusiasmo per il suo risveglio è palpabile; gli ambienti universitari si sono riempiti di speranza e sostegno per il giovane, confermando il legame profondo che unisce la comunità accademica.
Nonostante il miglioramento di Antonio, le sue condizioni richiedono ancora attenzione e monitoraggio costante poiché è ancora ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Inizialmente programmato per un intervento chirurgico a causa di una frattura al bacino, il giovane ha dovuto affrontare difficoltà impreviste, aumentando la preoccupazione tra i suoi cari. La sua commovente determinazione a restare in contatto con i compagni di studio ha rappresentato un faro di speranza in un periodo così turbulento.
Se da un lato Antonio mostra segni di miglioramento, dall’altro le condizioni di Carmine Fiorillo, un altro giovane coinvolto nell’incidente, restano critiche. Ospedalizzato nel medesimo istituto, Fiorillo ha subito danni alla testa e alla schiena, risultando ancora in coma. I familiari e gli amici aspettano notizie, pertanto l’atmosfera è segnata da una profonda preoccupazione e ansia per la sua salute.
Un altro studente coinvolto, originario di Altavilla Silentina, si presenta invece con un quadro clinico meno allarmante. Le sue condizioni hanno manifestato un indice di miglioramento, e per fortuna già è in fase di recupero. Queste notizie, seppure positive, non aiutano a nascondere la gravità dell’incidente e i danni che ha comportato a livello fisico ed emotivo per tutti i soggetti coinvolti.
Mentre la comunità universitaria si unisce per supportare i giovani feriti e le loro famiglie, l’attenzione rimane focalizzata sull’andamento delle indagini e sull’applicazione di misure preventive affinché incidenti simili non si ripetano in futuro.