L’iconico marchio di lingerie Victoria’s Secret ha fatto il suo attesissimo ritorno sulle passerelle di New York, dopo una pausa di cinque anni, con un evento che ha segnato un cambiamento significativo nella sua visione stilistica e nella rappresentazione del corpo femminile. Questa sfilata non solo ha segnato un ritorno al glamour e alla tradizione del brand, ma ha anche posto l’accento su valori di inclusione e body positivity, rispondendo così alle critiche ricevute negli anni precedenti riguardo a uno standard di bellezza troppo restrittivo e dannoso.
Un cambiamento di rotta nella rappresentazione del corpo
Il ritorno di Victoria’s Secret non è avvenuto senza una riflessione profonda sulle sue precedenti pratiche. Negli ultimi anni, il brand aveva affrontato offese riguardo ai suoi canoni estetici, percepiti come promossi da un ideale di bellezza statuario e irraggiungibile per la maggior parte delle donne. Le critiche si erano concentrate sul potenziale impatto negativo che tali rappresentazioni possono avere sui disturbi alimentari e sull’autostima femminile. La sfilata di quest’anno, sottolineata dalla presenza di modelle curvy come Ashley Graham, ha segnato un tentativo serio di rimediare a tali critiche.
Con il focus sull’inclusività, il marchio ha introdotto vari modelli di bellezza, non solo presentando le tradizionali bellezze statuarie ma anche volti freschi e una selezione diversificata di girlette, creando uno spazio più rappresentativo per il pubblico. L’inclusione di modelle di diverse forme e dimensioni si è rivelata una mossa strategica per mostrare un nuovo volto al brand, che detta legge a un’attualità in cui il concetto di bellezza si abbatte sulle barriere del conformismo.
Celebrazione con stelle e performance iconiche
L’evento del ritorno di Victoria’s Secret ha preso forma non solo come una semplice sfilata di moda, ma come una celebrazione della cultura pop. Presenti in passerella erano nomi di spessore come Irina Shayk, Gigi Hadid, Carla Bruni, Kate Moss ed Eva Herzigova, tutte vestite di eleganti outfit neri, a sottolineare un’estetica sofisticata e potente. Queste star della moda hanno enfatizzato la transizione del brand verso una visione più inclusiva, non solo attraverso la loro presenza, ma anche mostrando il potere di un messaggio collettivo.
Il glamour della serata è stato amplificato dalla performance della leggendaria Cher, che ha incantato il pubblico con le sue canzoni iconiche. L’evento è stato ulteriormente celebrato con il rilascio di 50.000 card commemorative da parte dell’ente dei trasporti della metropolitana di New York, tutte in una elegante tonalità di rosa. Questo accogliente gesto ha segnato una connessione con la città e ha sottolineato il significato della moda come forma d’arte e cultura da vivere anche al di fuori del palcoscenico.
Collaborazioni e moda iconica
In un contesto di ripristino della sua immagine, Victoria’s Secret ha collaborato con il noto marchio di calzature René Caovilla, che ha fornito le scarpe iconiche per completare il look degli outfit presentati in passerella. Queste calzature hanno non solo arricchito l’estetica generale della sfilata, ma hanno anche recuperato un senso di lusso che è da sempre associato al marchio.
Tale strategia non riguarda esclusivamente un cambiamento estetico, ma rappresenta anche un passo significativo verso l’adozione di nuovi standard all’interno della moda mainstream. Con questi nuovi partner e collaborazioni, Victoria’s Secret ha ribadito la volontà di evolvere, mantenendo un dialogo aperto con le tendenze contemporanee e le aspettative del mercato.
Innova e riscopre i valori fondamentali, il brand si sta dirigendo su un cammino di rinnovamento che promette di abbracciare la diversità e l’autenticità in modo decisivo.