markdown
Villa San Michele è una meraviglia situata ad Anacapri, una delle località più incantevoli della celebre isola di Capri. La villa, che attrae circa 130.000 visitatori ogni anno, è un luogo dove arte, natura e cultura si fondono in un’esperienza unica. La soprintendente svedese Kristina Kappelin sottolinea l’importanza di estendere la stagione turistica per gestire meglio il flusso dei visitanti e combattere il problema dell’overtourism, un tema di grande attualità in Italia e non solo.
Villa San Michele fu edificata alla fine del XIX secolo dal medico svedese Axel Munthe, la cui visione e passione hanno dato vita a un luogo magico. Munthe scelse questo sito per la sua bellezza naturale incontaminata, dove i viali fioriti e gli archi decorati creano un ambiente incantevole, arricchito da reperti archeologici romani e opere rinascimentali. La villa, oggi gestita da una Fondazione con sede a Stoccolma, è stata riconosciuta dieci anni fa come “il parco privato più bello d’Italia“, riconoscimento che testimonia l’impegno nel mantenere intatta la sua bellezza.
Nel corso degli anni, Villa San Michele ha attirato numerosi visitatori illustri, tra cui il regista Paolo Sorrentino e il tenore Andrea Bocelli. Sorrentino, pur non avendo potuto girare alcune scene del suo film “Parthenope”, non ha potuto fare a meno di rimanere affascinato dalla bellezza del luogo. Allo stesso modo, Bocelli ha sorpreso i presenti esibendosi in una toccante interpretazione dell’”Ave Maria” di Schubert. Questi episodi evidenziano come la villa continui a essere un punto di riferimento culturale e un luogo di ispirazione per artisti e visitatori, attratti dalla sua storia e dalla sua incantevole atmosfera.
Villa San Michele accoglie una vasta gamma di visitatori, compresi giovani, famiglie, turisti provenienti da crociere e appassionati della cultura. La soprintendente Kristina Kappelin ha notato un aumento significativo della presenza di turisti più giovani, una trasformazione sostenuta anche da un servizio trasmesso da Licia Colò, che ha stimolato l’interesse per la villa. I visitatori, una volta entrati, sono colpiti dalla tranquillità e dalla bellezza del luogo, che sembra distaccarsi completamente dal caos tipico delle zone più affollate dell’isola, come il porto o la celebre Piazzetta.
Villa San Michele offre anche un programma di residenze per artisti, accogliendo circa 700 richieste all’anno. Qui trovano rifugio artisti, musicisti e scrittori svedesi, che possono utilizzare lo spazio per meditare e lavorare. La villa diventa così un ponte culturale tra Svezia e Italia meridionale, dando la possibilità agli artisti di scoprire la bellezza e la ricchezza culturale di questo territorio.
Nonostante il fascino di Capri, la percezione che ne ha il pubblico svedese è spesso influenzata da stereotipi negativi riguardo Napoli, vista come una città pericolosa e sporca. Kappelin mette in luce la necessità di combattere tali pregiudizi attraverso la valorizzazione della cultura e delle bellezze locali, suggerendo che esperienze autentiche possano contribuire a una visione più complessiva e positiva di queste località.
Affrontando il tema dell’overtourism, la soprintendente sottolinea l’importanza di stabilire dei limiti al turismo di massa. Un potenziale rimedio è quello di prolungare la stagione turistica, per evitare situazioni di sovraffollamento in determinati periodi. Secondo Kappelin, storicamente Capri era visitata da primavera all’autunno inoltrato, e alcuni luoghi come Marina Piccola godono di un microclima favorevole anche in altri periodi dell’anno. Un approccio equilibrato al turismo consentirebbe di preservare la bellezza e l’autenticità dell’isola.
Villa San Michele non è solo un luogo di interesse storico, ma un centro culturale vibrante che propone un’ampia gamma di eventi, dai concerti al tramonto a mostre d’arte contemporanea. L’obiettivo è quello di creare un ambiente dinamico che mantenga viva la memoria di Axel Munthe, senza ridurre la villa a un semplice mausoleo. Attraverso collaborazioni con editori e artisti contemporanei, Villa San Michele si apre a nuove esperienze culturali.
Uno dei desideri di Kappelin è vedere la vita di Axel Munthe e la storia della villa trasformarsi in un grande film internazionale. La combinazione di mistero, eros e avventura presente nella vita di Munthe rappresenta un potenziale narrativo di forte impatto. Con l’impegno del suo team e la passione per la promozione della cultura, Villa San Michele si conferma un luogo di incontro e ispirazione per tutti coloro che vi pongono piede, continuando a scrivere la propria storia nel cuore di Capri.