Un’opportunità unica si presenta sul mercato immobiliare di Capri con la vendita di una villa che non è soltanto un’abitazione, ma un pezzo di storia e cultura. Situata in una posizione privilegiata tra i Faraglioni e il monte Solaro, la dimora era in passato la casa di Raffaele La Capria e di sua moglie Ilaria Occhini. Recentemente messa in vendita da Sotheby’s, la villa è un simbolo del legame profondo che legava l’autore di “Ferito a Morte” all’isola, un luogo che ha ispirato le sue opere e il suo vissuto.
La villa, che si trova sulla Scala Torina, è avvolta da un’atmosfera che riflette l’autentico spirito di Capri. Questo luogo non è solo una residenza ma anche un importante sfondo per le estati passate da personaggi illustri del Novecento. Raffaele La Capria, in particolare, ha descritto con nostalgia e amore la sua isola in vari scritti, compreso il libro “L’isola il cui nome è iscritto nel mio”. La casa era un rifugio per La Capria e per i suoi amici artisti e intellettuali, che hanno trovato in Capri la propria musa ispiratrice.
Dudù La Capria, il figlio, ha rievocato in modo evocativo l’identità di Capri e il mutare dei suoi paesaggi, avvalendosi di uno sguardo lucido che racconta di una bellezza autentica ma anche di una profonda trasformazione. La villa, caratterizzata da una modernità sorprendente con pareti di roccia a vista e soffitti a volta, riesce a incapsulare l’essenza di ciò che rappresentava per La Capria, ma inoltre si erge come un simbolo del cambiamento dell’isola nel tempo.
Sotheby’s ha descritto la villa con un linguaggio sobrio ma poetico, sottolineando la sua posizione ineguagliabile e il panorama mozzafiato che abbraccia Capri e i Faraglioni. La dimora offre quattro camere da letto, ognuna con bagno privato, per garantire un’esperienza confortevole ai suoi ospiti. Ma non è solo il comfort a rendere questa villa speciale: il generoso salotto e la cucina luminosa si aprono su quattro terrazze incantevoli, perfette per rilassarsi con un buon libro e un bicchiere di vino o per godere di pasti all’aperto immersi nella bellezza circostante.
Oltre a tutto ciò, la proprietà si distingue per il verde rigoglioso del giardino e una piscina con solarium. Questi elementi contribuiscono a creare un’atmosfera di serenità e riflessione, rendendo la villa un vero angolo di paradiso. La trattativa per l’acquisto è privata e il prezzo di partenza è fissato attorno ai dieci milioni di euro, una somma che rispecchia l’unicità e il valore storico della dimora.
Nonostante le sfide legate alla modernizzazione e al turismo di massa, Raffaele La Capria ha mantenuto un legame indissolubile con Capri fino alla morte. La sua casa, situata in cima a una lunga scalinata di 150 gradini, rappresenta un luogo di riflessione e introspezione. Nel suo libro “Capri e non più Capri”, La Capria riflette su un’isola che ha visto profondi cambiamenti nel tempo, descrivendo nostalgicamente la bellezza del suo ambiente naturale in contrapposizione all’inquinamento visivo e al degrado che ha colpito la realtà circostante.
Recentemente, un incendio boschivo ha minacciato la villa, evidenziando una crisi ecologica più ampia che colpisce anche le bellezze naturali della Campania. La Capria ha affrontato, nelle sue opere, un’analisi critica dell’impatto ambientale e sociale, tracciando un quadro allarmante ma necessario sui cambiamenti in corso.
La realizzazione del sogno di La Capria non si è fermata con la sua morte: riposa nel cimitero acattolico di Capri insieme alla moglie, un atto che simboleggia il suo eterno legame con l’isola. In un momento toccante prima della sua sepoltura, sua figlia Alexandra ha descritto l’atto di ricongiungere l’anima di suo padre alla terra che tanto amava, rendendo così omaggio all’immenso valore di un luogo che è stato per lui sinonimo di intimità e felicità.