Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso il suo dissenso nei confronti del decreto Sicurezza recentemente adottato dal governo, mediante la consueta diretta web del venerdì. Le sue dichiarazioni si concentrano sulla necessità di mantenere un equilibrio tra la sicurezza e la tutela dei diritti per tutti, in particolare per i cittadini più vulnerabili.
La sicurezza come bene primario
Le affermazioni di De Luca sulla democrazia
Nel suo intervento, De Luca ha sottolineato l’importanza della sicurezza come un bene fondamentale per tutti i cittadini, non solo per coloro che vivono nei quartieri più agiati. Ha dichiarato: “Da qualche decennio sostengo che la sicurezza è un bene primario per i cittadini e lo è specialmente per la povera gente.” Il governatore ha messo in evidenza la necessità di protestare e manifestare in una democrazia, anche in situazioni di grande difficoltà economica. Secondo lui, le misure governative che limitano le possibilità di protesta possono portare a uno stato di crisi sociale.
De Luca ha insistito sul fatto che quando i lavoratori si trovano in una situazione di precarietà estrema, non possono aspettarsi di battersi solamente con mezzi pacifici come la distribuzione di petali di rosa. L’idea del governatore è che, in assenza di spazi di espressione, si possa giungere a forme di protesta più radicali. “La democrazia deve concedere possibilità di difesa a chi vede negati i propri diritti,” ha aggiunto.
Proposte di modifica al decreto
Le sanzioni contro bullismo e violenza
In una parte del suo discorso, De Luca ha proposto alcune modifiche concrete al decreto Sicurezza. Ha sollecitato pene più severe per chi usa coltelli durante il fine settimana, suggerendo un sistema di controlli mirati. Per la prima infrazione, dovrebbe scattare una diffida con annessa sanzione; in caso di recidiva, la pena prevista sarebbe un anno di carcere. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di combattere il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, suggerendo un approccio simile: prima una sanzione, poi una repressione più severa.
Il governatore ha affrontato anche la questione del Daspo, proponendo che chi riceve questo divieto e continua a infrangerlo debba affrontare una detenzione. Queste proposte riflettono un intento di garantire sicurezza e ordine pubblico, senza compromettere i diritti fondamentali dei cittadini.
L’importanza dell’intervento educativo
De Luca ha anche espresso il suo sostegno alle misure destinate a reprimere il bullismo e le aggressioni dirette ai docenti, affermando che è fondamentale intervenire in modo educativo. “Non si può rinunciare mai alla misura educativa,” ha spiegato De Luca. Egli ha aggiunto che anche i genitori devono assumersi responsabilità, suggerendo che potrebbe esserci un impatto economico per le famiglie dei ragazzi coinvolti in atti di bullismo. Ha sottolineato, però, la necessità di un approccio graduale, con interventi continuativi per garantire un’apprendimento adeguato.
Responsabilità nel panorama informativo
Critiche alla diffusione delle fake news
Il governatore ha anche esaminato il tema della responsabilità nell’informazione, criticando la diffusione di notizie false attraverso i social media. Ha affermato che un’alta percentuale delle informazioni circolanti è spesso inaffidabile, portando i cittadini a una confusione tale da compromettere la loro capacità critica. De Luca ha messo in guardia contro la limitazione della libertà di informazione, ma ha anche sottolineato la necessità di responsabilità da parte di chi comunica.
Particolarmente critico, ha evidenziato come notizie infondate possano rovinare la vita di alcune persone, e ha proposto che chi pubblica notizie debba essere ritenuto responsabile delle sue affermazioni. In questo contesto, ha suggerito che ogni informazione debba essere accompagnata da chiara attribuzione della responsabilità.
Coordinamento per l’utilizzo dei fondi pubblici
La creazione di una task force
Nel suo intervento, De Luca ha confermato la creazione di una task force dedicata al monitoraggio dei progetti finanziati dai Fondi sviluppo e coesione, con l’intenzione di garantire il corretto utilizzo delle risorse. Questo coordinamento coinvolgerà anche consulenti esterni alla Regione e mirerà a migliorare la rendicontazione delle spese.
Il governatore ha fatto appello ai comuni affinché collaborino nel processo di erogazione e rendicontazione di fondi, evidenziando l’importanza di un’adeguata comunicazione per evitare ritardi. Ha concluso affermando che le risorse verranno rilasciate solo in concomitanza con una certificazione della spesa, per garantire la trasparenza nella gestione delle finanze pubbliche.