Nei giorni scorsi, la comunità di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, è stata scossa da un evento tragico che ha coinvolto una docente dell’Istituto “Catello-Salvati”. Una violenta aggressione, perpetrata da genitori e parenti di alcuni alunni, ha destato sconcerto e preoccupazione tra gli abitanti e i membri del corpo docente. Un momento di grande tensione e smarrimento, al quale ha risposto con fermezza monsignor Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, attraverso una lettera aperta inviata alla comunità.
L’accaduto e il messaggio dell’arcivescovo
L’episodio ha sollevato una serie di interrogativi e ha generato una forte ondata di indignazione tra i cittadini. In questo contesto, monsignor Alfano ha voluto esprimere la sua vicinanza a tutti coloro che sono stati coinvolti nella vicenda. Nella sua lettera, il presule ha sottolineato come ogni forma di violenza sia intollerabile e contraria alla dignità umana. “Non ci possono essere giustificazioni per atti di aggressione”, ha affermato, evidenziando l’importanza di ripudiare qualsiasi manifestazione di violenza nel nome del rispetto reciproco.
Questa dichiarazione ribadisce la necessità di mantenere un clima di rispetto e dignità nel dialogo, sottolineando che solo attraverso l’ascolto e la comprensione reciproca si può costruire una comunità pacifica. L’arcivescovo ha richiamato tutti, specialmente i genitori coinvolti, a un atteggiamento di prudenza e responsabilità. Sottolineando che le autorità devono essere lasciate libere di svolgere il loro lavoro senza interferenze, ha invitato a evitare giudizi affrettati e reazioni impulsive che potrebbero ostacolare le indagini.
L’appello alla riflessione e al dialogo
Monsignor Alfano ha anche indirizzato un forte appello alla comunità, invitando tutti a riflettere su questi eventi e a pregare per la pace e l’unità. “Questi momenti di dolore e incertezza interpellano profondamente la nostra missione come Chiesa”, ha affermato, esortando a vivere con intensità il valore della carità, del dialogo e della pace. La sua comunicazione si fa portavoce di un desiderio collettivo di superare le tensioni e di ricondurre la comunità verso un clima di coesione e sostegno reciproco.
La richiesta di un momento di riflessione comune è fondamentale per fronteggiare il clima di paura e angoscia che ha colpito la comunità di Scanzano, allo scopo di custodire il senso di appartenenza e come antidoto contro l’isolamento e la disperazione.
L’impegno dell’arcivescovo per la comunità
Nella sua lettera, l’arcivescovo ha anche assicurato il suo impegno e il suo sostegno continuo alla comunità. La volontà di rimanere in contatto diretto con il parroco locale per monitorare gli sviluppi della situazione è un segno tangibile della sua attenzione. Monsignor Alfano ha ribadito che il lavoro per promuovere serenità e dialogo tra i membri della comunità continuerà senza sosta.
Attraverso il dialogo e un accompagnamento spirituale adeguato, l’arcivescovo intende sostenere la comunità nel superare questo momento difficile. Confidando nella forza della fede dei cittadini di Scanzano, ha concluso il suo messaggio con l’assicurazione della sua preghiera e sostegno, sottolineando l’importanza di affrontare questa prova con coraggio e unità.
L’attenzione della comunità di Scanzano, ora più che mai, deve concentrarsi sulla costruzione di un ambiente di rispetto e solidarietà, affinché episodi di violenza come quello recentemente accaduto possano essere considerati un triste ricordo, anziché una presenza costante nel quotidiano.