Un episodio di violenza domestica ha scosso Fuorigrotta, un quartiere di Napoli, dove una donna di 40 anni ha chiamato il 112 in cerca di aiuto dopo essere stata picchiata dal compagno. La drammatica scena si è svolta in un B&B di piazzale D’Annunzio, a pochi passi dallo stadio Maradona. Oltre alla madre, anche il figlio di 11 anni si è fatto trovare in condizioni preoccupanti dopo aver cercato di difenderla. La tempestività dell’intervento delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione si aggravasse ulteriormente.
La richiesta di soccorso
La telefonata al 112 è stata effettuata dalla donna mentre si trovava in una stanza del B&B, chiaramente in stato di paura e angoscia. I carabinieri, una volta ricevuta la segnalazione, hanno rapidamente raggiunto il luogo segnalato. All’arrivo, sono stati accolti da una scena straziante: la donna, visibilmente provata, mostrava sul viso i segni di un’aggressione recente, con evidenti tumefazioni e sanguinamento. Il personale operativo ha immediatamente attivato le procedure di soccorso e si è diretto verso l’ingresso dell’edificio, seguendo le urla e il pianto della vittima.
In quel momento, è emerso il coinvolgimento anche del giovane figlio, che ha provato a proteggere la madre dall’aggressione e ha subito ferite durante il tentativo di difenderla. I carabinieri hanno agito con cautela e prontezza, cercando di capire la dinamica della situazione e di garantire la sicurezza di entrambi, madre e figlio. L’emergenza era evidente, e il primo obiettivo è stato quello di assicurarsi che non ci fossero ulteriori rischi per le vittime.
L’intervento delle forze dell’ordine
All’interno della struttura, i carabinieri hanno identificato la presenza di un uomo di 53 anni, originario di Bagnoli, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di vario tipo. Tuttavia, il suo comportamento ha destato immediatamente sospetti: stava tentando di nascondere una mano dietro la schiena, il che ha messo in allerta i militari, che temevano potesse essere armato. Dopo alcuni istanti di alta tensione e una persuasiva richiesta, l’uomo ha finalmente mostrato le mani.
La situazione ha portato a un colpo di scena inaspettato, quando è emerso che l’uomo stava cercando di celare un borsello contenente sostanze illegali. Tale scoperta ha ulteriormente aggravato la sua posizione, creando un quadro complesso dal punto di vista legale. L’intervento dei carabinieri è stato cruciale per assicurare la protezione delle vittime e gestire la minaccia rappresentata dall’aggressore.
Le conseguenze legali
Dopo l’arresto, il 53enne è stato sottoposto a misure restrittive per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante il colloquio con i militari, sono state rinvenute all’interno del borsello 56 grammi di HASHISH, un coltello e materiale utilizzato per confezionare le dosi, elementi che hanno reso evidente il suo coinvolgimento nel traffico di droga. A questo, si aggiungono le denunce per lesioni aggravate nei confronti della compagna e per porto abusivo di arma.
Le due vittime, fortunatamente, non hanno subito danni permanenti: la donna ha ricevuto una prognosi di 20 giorni, mentre il figlio è stato refertato con 5 giorni di prognosi. L’incidente ha riaperto un dibattito sulla violenza domestica e sul supporto necessario per le persone coinvolte, ponendo l’accento sulla necessità di risposte rapide da parte delle autorità di pubblica sicurezza in situazioni di emergenza.