Un episodio di violenza ha colpito la scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, dove una professoressa di sostegno è stata aggredita da un gruppo di circa trenta genitori. Questo grave fatto ha spinto la dirigenza scolastica a richiedere la presenza dei carabinieri all’ingresso dell’istituto, per garantire la sicurezza degli alunni e del personale durante la ripresa delle lezioni. L’accaduto ha sollevato forti reazioni a livello nazionale, con il ministro dell’Istruzione che ha condannato fermamente l’azione dei familiari.
A seguito dell’aggressione avvenuta nei giorni scorsi, la preside della scuola, Donatella Ambrosio, ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Da lunedì 18 novembre, una gazzella dei carabinieri sarà presente giornalmente all’ingresso dell’istituto per prevenire nuovi episodi di tensione. Questa misura, adottata in un contesto di preoccupazione crescente tra gli insegnanti e le famiglie, mira a ristabilire la serenità nel corso delle attività scolastiche. La dirigente scolastica ha espresso la necessità di garantire un ambiente sereno, fondamentale per l’apprendimento degli studenti.
L’aggressione ha avuto luogo in un clima di tensione accumulatosi nel tempo, portando a una reazione che ha colpito il corpo docente e le famiglie. È chiaro che nell’istituto ci sia una necessità di supporto e protezione, così come di un ricostruzione della fiducia tra insegnanti, genitori e studenti.
Nonostante fosse domenica, Donatella Ambrosio ha convocato urgenti riunioni con il personale e il corpo docente. Le riunioni avevano lo scopo di rassicurare gli insegnanti sul clima di sicurezza che si sta cercando di instaurare all’interno della scuola. “Gli insegnanti volevano essere rassicurati, non si può lavorare in un contesto di paura e vulnerabilità,” ha dichiarato la preside.
Il malessere tra i membri del corpo docente è palpabile, in particolare dopo un evento così destabilizzante. La comunità scolastica si trova ad affrontare le ripercussioni psicologiche di questa aggressione, rendendo evidente la necessità di un supporto non solo pratico ma anche emotivo. L’istituto ha la responsabilità di fornire un ambiente dove gli insegnanti possano esercitare la loro professione senza timori e insicurezze.
In risposta all’episodio violento, l’Ufficio scolastico regionale della Campania ha avviato un’ispezione per esaminare le circostanze della vicenda. Questo intervento si propone di chiarire le dinamiche che hanno portato a una reazione tanto violenta da parte dei genitori e di valutare le misure preventive da adottare per evitare che simili situazioni possano ripetersi in futuro.
Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha espresso il suo punto di vista in merito a questa drammatica situazione. “La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità e nell’armonia,” ha affermato, sottolineando la gravità dell’accaduto e la necessità di ripristinare un ambiente educativo sano. L’episodio evidenzia la crescente violenza all’interno della società e l’urgenza di recuperare i valori fondamentali della civile convivenza, affermano le autorità competenti.