Violenza sessuale in ospedale: cardiologo e avvocato trasferiti in carcere dopo nuovi abusi

Violenza sessuale in ospedale: cardiologo e avvocato trasferiti in carcere dopo nuovi abusi - Ilvaporetto.com

Un caso inquietante di violenza sessuale ha portato all’arresto di un cardiologo e di un avvocato, coinvolti in abusi su pazienti all’interno di un ospedale di Benevento. Recentemente, sono emerse ulteriori prove durante le indagini, portando a nuove accuse e alla decisione di trasferirli dal regime degli arresti domiciliari al carcere. La vicenda ha attirato l’attenzione della pubblica opinione e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nelle strutture sanitarie.

Dettagli sull’arresto di Vetrone e Zito

Nel corso della mattinata del 24 settembre, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giovanni Vetrone, cardiologo sessantenne, e Antonio Zito, avvocato cinquantottenne. I due erano già sottoposti a misure restrittive dal maggio 2023, accusati di violenza sessuale di gruppo verso diverse donne, pazienti del cardiologo. Le accuse si basano su un’inchiesta condotta dalla Procura di Benevento con l’assistenza della Guardia di Finanza, che ha portato al sequestro di dispositivi informatici contenenti prove del crimine.

Secondo i dettagli emersi, Vetrone era in servizio all’ospedale Sacro Cuore di Gesù – Fatebenefratelli, dove Zito si presentava come un suo collega assistente. Durante le visite, il legale avrebbe abusato delle sue pazienti, palpeggiandole e creando un contesto di confusione e vulnerabilità. Quasi tutte le vittime hanno deciso di denunciare l’accaduto, contribuendo alla ricostruzione della vicenda attraverso dichiarazioni rese in ambienti protetti.

L’emergere di nuovi casi e le accuse aggiuntive

Le indagini non si sono fermate all’arresto iniziale, e nei giorni scorsi sono emersi nuovi casi di abusi, amplificando la gravità della situazione. Gli inquirenti hanno scoperto ulteriori episodi in cui Vetrone avrebbe interagito in modo inappropriato con le pazienti, approfittando della sua posizione di medico per infliggere violenze sessuali.

Oltre ai reati di abuso nei confronti delle pazienti, Vetrone è accusato di esercizio abusivo della professione medica e di interferenze illecite nella vita privata. Le prove suggeriscono che nel 2021 il medico abbia molestato una donna in circostanze simili a quelle già contestate. Inoltre, emergono accuse di diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti; Vetrone avrebbe circolato video e immagini delle vittime, riprese inconsapevolmente durante gli esami clinici.

Queste nuove evidenze hanno costretto la Procura a richiedere una misura cautelare più severa, considerando la “continuativa propensione” di Vetrone e Zito a commettere reati della stessa natura. L’avvocato, attualmente sotto inchiesta, si era dichiarato estraneo a tutta la situazione, ma il monte di prove accelera il corso della giustizia.

Ripercussioni e reazioni della comunità

Questo caso ha suscitato un’ondata di indignazione nella comunità locale e pone interrogativi sulla sicurezza all’interno delle strutture sanitarie. Non è solo una questione di giustizia per le vittime; la fiducia nel sistema sanitario sta venendo a mancare. Le autorità competenti sono chiamate a garantire che tali episodi non abbiano a ripetersi e a rafforzare le misure di protezione per i pazienti.

Attualmente, i sette casi accertati di violenza sessuale sono al vaglio della giustizia, e le indagini sono in pieno svolgimento. La Procura di Benevento continuerà a fare luce sulla situazione e potrà cercare eventuali responsabilità ulteriori, sia penali che civili, per garantire che le vittime ottengano l’assistenza legale e sociale necessaria.

È un momento critico per il sistema sanitario che deve affrontare le conseguenze di questi abusi e intraprendere percorsi di riforma per prevenire futuri incidenti e proteggere le pazienti vulnerabili.

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