Il fenomeno della violenza di genere continua a rappresentare una seria emergenza sociale e giuridica a Napoli. Con oltre 6.500 procedimenti attualmente iscritti presso il Tribunale, le autorità stanno intensificando gli sforzi per affrontare una problematica che investe varie sfere della vita pubblica e privata. Recentemente, il convegno intitolato “Scenari giuridici e sociali delle violenze di genere – dalla repressione alla percezione e prevenzione del fenomeno“, ha messo in luce i dati inquietanti e le azioni intraprese per contrastare questo trend.
I dati emersi dal convegno svoltosi a Castel Capuano, organizzato dalla Corte d’Appello di Napoli con la partecipazione della Procura Generale della Repubblica, hanno desta sorprendenti preoccupazioni. Tra il 1 gennaio 2023 e il 30 settembre 2024, il Tribunale di Napoli ha visto definire 2.844 procedimenti per maltrattamenti in primo grado e ben 1.004 in appello. Questi numeri non solo evidenziano la gravità del problema, ma sottolineano anche la necessità di un intervento tempestivo da parte delle istituzioni.
Le statistiche fornite durante il convegno dimostrano come la violenza di genere non sia un problema isolato, ma un fenomeno complesso che richiede una risposta coordinata e multidisciplinare. I vari attori coinvolti, dai magistrati alle forze dell’ordine, fino alle istituzioni locali, devono lavorare in sinergia per affrontare le sfide poste da questa violenza che colpisce la società.
La presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli, ha espresso il suo apprezzamento per la presenza e il supporto del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Durante il suo intervento, ha evidenziato la complessità del fenomeno della violenza di genere, affermando che è “criminale e sociale di grande diffusione e gravità”. Covelli ha indicato come la crescente incidenza di questi procedimenti rappresenti una sfida per il Distretto di Napoli, che si distingue per la sua risposta rapida e coordinata.
La cooperazione tra vari enti, tra cui magistrati, forze dell’ordine, Regione Campania, Comune di Napoli e tribunale per i minorenni, è fondamentale per creare una rete di monitoraggio e prevenzione. Questa sinergia non solo migliora la raccolta di dati e informazioni, ma consente anche una maggiore sensibilizzazione e una mobilitazione delle risorse necessarie per combattere la violenza di genere. La presidente Covelli ha sottolineato quanto sia cruciale il lavoro delle forze dell’ordine nel raccogliere dati e nel monitorare i casi, contribuendo così a costruire una risposta adeguata.
La lotta contro la violenza di genere non può limitarsi alla sola repressione degli atti violenti; è altrettanto importante adottare strategie di prevenzione e sensibilizzazione. Durante il convegno, si è discusso anche della necessità di campagne informative destinate a scuole e comunità, in modo da promuovere una cultura del rispetto e della legalità.
La prevenzione deve partire dall’educazione, insegnando alle nuove generazioni a riconoscere e combattere le forme di violenza e discriminazione. Le istituzioni sono chiamate a sviluppare programmi educativi che possano sensibilizzare la società e contribuire alla costruzione di un ambiente più sicuro per tutti. Solo attraverso un impegno collettivo e coordinato si potrà sperare di ridurre il numero di casi e migliorare il supporto alle vittime.
Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto e collaborazione tra i vari attori sociali e giuridici, evidenziando come la lotta alla violenza di genere possa diventare un obiettivo comune, unendo forze e risorse nel segno di un futuro di maggior sicurezza e rispetto per tutti.