
Vulcanologo avverte: rischio di terremoti a Pozzuoli, cittadini in allerta - Ilvaporetto.com - Foto generata con AI
La recente riunione tra esperti e cittadini a Pozzuoli ha suscitato preoccupazione e attenzione attorno ai fenomeni vulcanici e sismici che interessano la zona dei Campi Flegrei. Durante l’incontro, il vulcanologo Giuseppe De Natale ha chiarito che non esistono garanzie riguardo l’evoluzione di tali eventi naturali. La sua comunicazione è stata chiara: un aumento del tasso di sollevamento potrebbe portare a terremoti di magnitudo 5, una scossa molto più potente di questa che si è verificata il 20 maggio scorso.
Gli effetti del bradisismo sui terremoti
Il vulcanologo ha spiegato che il bradisismo, il fenomeno di sollevamento e abbassamento del suolo, rappresenta un serio rischio per i residenti. “Non possiamo conoscere l’evoluzione di questi eventi,” ha sottolineato, evidenziando come la natura sia intrinsecamente imprevedibile. L’incontro è stato organizzato dall’associazione Nuova Dicearchia e dall’Osservatorio Tutela Ambientale e Salute, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sui rischi sismici e vulcanici. De Natale ha descritto due possibili scenari: un arresto del fenomeno, simile a quanto accaduto nel 1984, o un’accelerazione che potrebbe portare a un’eruzione in tempi medio-lunghi.
Interpretazioni scientifiche e incertezze
Un altro punto critico emerso durante l’incontro riguarda le diverse interpretazioni scientifiche sul fenomeno del bradisismo. De Natale ha spiegato che la pressione all’interno della caldera potrebbe derivare dall’innalzamento del magma, ma ha anche fatto riferimento a un’altra possibilità, molto concreta secondo il suo parere: “La pressione potrebbe derivare da un intenso degassamento della camera magmatica.” Questa interpretazione incline a inquadrare il fenomeno in un contesto di aumento di calore nei fluidi è cruciale per i cittadini, dato che suggerisce che i terremoti potrebbero avere cause diverse e non sempre allarmanti.
La vulnerabilità degli edifici e la gestione del rischio
Con l’attenzione focalizzata sulla sicurezza degli edifici, De Natale ha avvertito della necessità di valutare attentamente lo stato delle costruzioni nella zona. Piccole scosse ripetute, anche se poco intense, possono creare fenomeni di fatica strutturale, mettendo a rischio la stabilità degli edifici nel tempo. La sua visione sulla questione della vulnerabilità viene accompagnata da preoccupazioni sui piani di emergenza attualmente predisposti dalla Protezione Civile. “I piani di evacuazione si basano sull’idea che si possa prevedere un’eruzione.” Tuttavia, De Natale evidenzia che questo approccio non è sufficiente a garantire la sicurezza della cittadinanza e che generare strategie preventive solide deve essere una priorità.
Per il futuro: monitoraggio e prevenzione
La comunità scientifica, come sottolineato durante il meeting, ha il compito di monitorare costantemente l’attività vulcanica e sismica nell’area. Misure di prevenzione, come la verifica statica degli edifici e il potenziamento dei piani di emergenza, sono essenziali per far fronte alle possibili evoluzioni del bradisismo. L’attività informativa nei confronti dei cittadini gioca un ruolo cruciale, affinché siano consapevoli delle procedure da seguire in caso di emergenza. Allontanarsi dalla sola rassicurazione e perseguire interventi concreti può fare la differenza nella gestione del rischio associato a questi fenomeni naturali complessi.
A Pozzuoli, quindi, continua la mobilitazione per la sicurezza e la salute pubblica, mentre il tempo e gli eventi naturali attestano l’importanza di essere sempre preparati e informati.