L’allenatore Walter Novellino, durante la sua partecipazione al programma “Un Calcio alla Radio” di Radio Napoli Centrale, ha condiviso importanti riflessioni sulla situazione attuale del Napoli e sul suo passato in città . Novellino ha messo in evidenza le differenze tra la gestione di Ferlaino e quella attuale di De Laurentiis, analizzando le scelte tecniche e i giocatori che hanno caratterizzato il club.
La differenza tra Ferlaino e De Laurentiis
Un’epoca di transizione
Quando Walter Novellino è arrivato a Napoli, la società si trovava in una fase di transizione. Il presidente Ferlaino si distingueva per la sua attenzione e dedizione, ma faticava a sostenere gli investimenti necessari per competere ai massimi livelli. Nonostante ciò, Novellino ha evidenziato come in quel periodo si riuscì a portare a casa giocatori di qualità che in quel contesto rappresentavano un vero lusso per la Serie B. La situazione attuale con Aurelio De Laurentiis, invece, è radicalmente cambiata grazie a investimenti ben più sostanziosi che hanno permesso al club di ambire a traguardi più grandi.
Un club in espansione
Oggi, Novellino sottolinea che il Napoli ha una struttura solida e un metodo di lavoro che ha già dimostrato di portare risultati. Con De Laurentiis, la società ha adottato una politica di acquisti strategica, mantenendo giocatori chiave come Victor Osimhen nonostante le voci di mercato. Questo approccio ha consentito al Napoli di rinforzare la rosa senza disperdere talenti, garantendo una formazione competitiva per affrontare le sfide sia in Serie A che nelle coppe europee.
L’importanza del lavoro del nuovo allenatore
Strategie winning
Walter Novellino ha elogiato l’operato dell’attuale allenatore del Napoli, il quale ha saputo implementare un gioco efficace e ben organizzato sin dal suo arrivo. Secondo Novellino, non è casuale che la squadra stia mostrando un notevole progresso in campo grazie alla chiarezza nelle idee e nella proposta calcistica. Le scelte tattiche, come l’uso del 4-4-2, sono state centrali nel garantire un equilibrio tra fase offensiva e difensiva, permettendo ai giocatori di esprimere al meglio le loro potenzialità .
Il ritorno del 4-4-2
Durante l’intervista, Novellino ha osservato il ritorno del 4-4-2 in alcuni team di Serie A e il suo impiego da parte del Como, che ha dimostrato flessibilità tattica trasformandosi in un 4-3-2-1 in fase di non possesso. Questo fenomeno, secondo l’allenatore, potrebbe essere un segnale di un trend in riscoperta del modulo, capace di garantire solidità e varietà agli schemi di gioco. Per la prossima avventura calcistica di Novellino, è chiaro che il 4-4-2 con una marcatura a zona sarà una proposta chiave.
Gestire il turnover e i veterani
Il valore della panchina
Riflettendo sulle scelte di turnover, Novellino ha sottolineato l’importanza di dare spazio ai giocatori in panchina. La rosa del Napoli annovera talenti di caratura internazionale, i cui contributi sono fondamentali non solo nelle partite di campionato di alta intensità , ma anche nelle competizioni come la Coppa Italia. Offrendo più occasioni di gioco ai riservisti, si aumenta non solo la competitività interna, ma si cementa anche un forte spirito di squadra, un aspetto cruciale in un torneo lungo e impegnativo come la Serie A.
Un rammarico dalla Serie A
Infine, Novellino ha espresso un rammarico riguardo la sua esperienza con il Napoli in Serie A, riflettendo su quanto sarebbe stato possibile realizzare con una struttura e un supporto adeguato. Le sue osservazioni mettono in luce un’importante continuità tra le diverse fasi della storia del club, confermando come la gestione attuale si integri con le scelte del passato e come ogni decisione influenzi il futuro.