Nel corso della trasmissione radiofonica “In Ritiro Con Te” condotta da Marco Giordano e Umberto Chiariello su Radio Crc, il direttore sportivo Walter Sabatini ha condiviso alcune riflessioni significative sulla situazione attuale del Napoli. Le sue parole, diffuse in un comunicato, offrono uno spaccato interessante sulla visione del club, sulle strategie di mercato e sulle aspettative per la nuova stagione.
Il rapporto di Sabatini con il Napoli
Walter Sabatini ha iniziato la sua intervista esprimendo il suo legame con il Napoli, descrivendolo come un’avversaria formidabile nel corso della sua carriera. Ricordando le sfide passate, il direttore sportivo ha menzionato esperienze significative risalenti ai tempi in cui militava nel Palermo, contro il Napoli di Mazzarri, e poi con la Roma. Questi incontri hanno contribuito a plasmare la sua visione del club, che ha sempre rispettato come una delle grandi realtà del calcio italiano.
Sabatini ha evidenziato la sua particolare ammirazione per la storia del Napoli, accennando ai grandi giocatori del passato come Atlafini e Sivori, simboli di un’epoca in cui il club brillava per le sue prestazioni. Questo affetto per il Napoli è evidente anche nel suo approccio professionale: la correttezza e il fair play sono sempre stati al centro degli scontri tra le squadre, elementi che valorizzano il calcio come sport.
Il ruolo di Conte e il futuro di Osimhen
Un punto cruciale della discussione è stato l’ingaggio di Antonio Conte come allenatore del Napoli. Sabatini ha descritto la scelta come “straordinaria”, sottolineando la determinazione e la passione che Conte porta nel suo lavoro, paragonandole a una “fede quasi religiosa”. Secondo lui, Conte è l’uomo giusto per ricostruire la squadra dopo una stagione non all’altezza delle aspettative. Le sue competenze potrebbero rivelarsi decisive per riportare il Napoli ai vertici del calcio italiano e internazionale.
Sabatini ha accennato anche alla possibile cessione di Victor Osimhen, considerandola una naturale evoluzione del mercato. Per il direttore sportivo, i sentimenti sulla permanenza di un giocatore così talentuoso possono essere influenzati dalla richiesta agonistica e dalla pressione emotiva intorno alla squadra. Tuttavia, ha rassicurato i tifosi sostenendo che il Napoli sarà in grado di trovare un degno sostituto, menzionando Romelu Lukaku come possibile opzione. La combinazione tra l’attaccante belga e Conte potrebbe garantire un impatto positivo sul campo, considerando il potenziale di Lukaku di realizzare numerosi gol.
L’importanza dei giovani e la cultura della sconfitta
Sabatini ha messo in evidenza la necessità di far emergere nuovi talenti nel calcio italiano, come Calafiori, Frattesi e Barella. Ha sottolineato che è fondamentale per il calcio italiano abbandonare la paura della sconfitta, promuovendo una cultura che valorizzi l’esperienza educativa che essa può offrire. In Europa, i giovani calciatori possono entrare in campo sin dai 17 anni senza il timore di “bruciarsi”; questo approccio deve essere adottato anche in Italia.
L’auspicio di Sabatini è che, sotto la guida di Luciano Spalletti, l’Italia possa costruire una Nazionale competitiva e in grado di raggiungere traguardi importanti come i Mondiali. Perché ciò avvenga, è cruciale investire nei giovani e permettere loro di esprimere il proprio talento, contribuendo alla rinascita del calcio italiano.
La storia recente del Napoli e la gestione di De Laurentiis
Nel suo intervento, Walter Sabatini ha tracciato un bilancio della gestione di Aurelio De Laurentiis, che ha portato il Napoli a livelli di eccellenza nel panorama calcistico nazionale e internazionale. Da quando ha preso in mano una squadra in difficoltà, De Laurentiis ha dimostrato di saper costruire un progetto solido, culminato nella conquista dello scudetto nella stagione trascorsa.
Sabatini ha anche parlato della figura di Cristiano Giuntoli, il precedente direttore sportivo, e del suo passaggio dal Carpi al Napoli, giudicandolo una scelta felice per il club. Ora gli occhi sono puntati su Manna, il successore di Giuntoli, la cui performance dipenderà dal lavoro insieme all’allenatore e dai risultati ottenuti sul campo. Loro, ha affermato Sabatini, hanno il compito di riportare prestigio e successi al club partenopeo.
Le condizioni fisiche di Spinazzola e il futuro della squadra
Infine, un altro tema importante affrontato è stato quello delle condizioni fisiche di Leonardo Spinazzola, un giocatore dotato di qualità incredibili ma spesso fermato da infortuni. Sabatini ha espresso il suo desiderio di vederlo in piena forma per la prossima stagione, sottolineando l’importanza di Spinazzola per la squadra. La sua abilità nel vincere duelli e creare superiorità numerica in campo lo rende un atleta di valore, le cui prestazioni possono fare la differenza.
Sebbene il Napoli abbia affrontato sfide significative, la vittoria dello scudetto dello scorso anno è un obiettivo da tenere sempre a mente. Con una guida esperta come quella di Conte e un mix di talenti affermati e giovani promesse, il club partenopeo guarda al futuro con ambizione e determinazione.