L’8 novembre 2024, Gragnano ospita la XVI Riunione Stabiese di Epatologia, un importante evento scientifico che riunisce esperti del settore per discutere le problematiche attuali e le sfide future per il trattamento delle malattie epatiche. Con un focus sulla lotta contro l’epatite C e le innovazioni terapeutiche, la convention si propone come un punto di riferimento non solo per i professionisti italiani, ma anche per affrontare tematiche di rilevanza internazionale.
La manifestazione ha avuto inizio con i saluti delle personalità chiave del territorio. Hanno partecipato il sindaco di Castellammare di Stabia, il sindaco di Gragnano, il direttore generale dell’ASL Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo, il direttore sanitario Ferdinando Primiano e Ugo Trama, responsabile delle politiche del farmaco della Regione Campania. Questi interventi hanno sottolineato l’importanza della riunione nel contesto della sanità regionale, evidenziando l’impegno delle istituzioni nella promozione della salute pubblica attraverso la ricerca e l’innovazione.
L’evento, coordinato da Carmine Coppola, responsabile del centro di Epatologia di Gragnano e dell’unità operativa di medicina generale presso l’ospedale San Leonardo, è diventato nel tempo un’importante piattaforma per lo scambio di conoscenze in epatologia. Il dottor Coppola ha messo in evidenza come la riunione abbia, sin dalla sua creazione, l’obiettivo di approfondire l’impatto delle innovazioni nel campo e di promuovere un approccio multidisciplinare per la gestione dei pazienti affetti da malattie epatiche.
Carmine Coppola ha parlato delle significative evoluzioni che hanno caratterizzato la branca dell’epatologia negli ultimi anni. In particolare, ha sottolineato il traguardo di oltre 2.000 pazienti trattati e guariti dall’epatite C, un risultato frutto di terapie avanzate e accessibili. La convention si è concentrata non solo sulla cura dell’epatite C, ma anche sull’introduzione di nuovi farmaci per l’epatite delta e sulle metodologie innovative nel trattamento dell’epatocarcinoma.
Un tema cruciale discusso durante l’incontro è stato l’importanza dello screening e della prevenzione. Coppola ha affermato che, nonostante i progressi realizzati nella diagnosi e nella terapia, è essenziale investire in strategie preventive per ridurre le complicanze e migliorare la qualità di vita dei pazienti. L’approccio modernizzato dell’epatologia pone il focus non solo sul trattamento, ma anche su uno stile di vita sano, enfatizzando il ruolo della dieta mediterranea come strumento preventivo in assenza di terapie farmacologiche consolidate.
Uno dei temi di maggiore rilevanza trattato durante la riunione è stato l’epatocarcinoma, una forma complessa di cancro del fegato che richiede un approccio terapeutico altamente integrato. Gli specialisti hanno discusso di metodi per garantire trattamenti personalizzati, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra tra professionisti della salute per gestire efficacemente questa patologia.
Inoltre, è emersa una crescente preoccupazione riguardo all’aumento dei casi di steatosi epatica nei paesi occidentali, fenomeno legato a stili di vita poco salutari. In questo contesto, la comunità scientifica ha ribadito come l’adozione di pratiche alimentari adeguate e di un’attività fisica regolare rappresenti una strategia fondamentale per la prevenzione, accanto a una promozione di campagne di sensibilizzazione e di diagnosi precoce.
La riunione ha anche affrontato le novità legate ai trapianti di fegato, un campo in continua evoluzione. La struttura di Gragnano sta collaborando attivamente con il centro trapianti fegato di Pisa, riconosciuto per la sua eccellenza a livello internazionale, per migliorare i risultati di trattamento e per ampliare le opportunità di cura per i pazienti.
Infine, un dibattito impattante ha riguardato l’emergente ruolo dell’intelligenza artificiale. Questa tecnologia offre nuove prospettive nel campo della stratificazione dei rischi e nella pianificazione delle risorse sanitarie, contribuendo a ottimizzare il percorso terapeutico per i pazienti con malattie epatiche. Gli esperti hanno sottolineato l’importanza di queste innovazioni per affrontare le sfide del futuro nel campo dell’epatologia, rendendo la riunione un evento formativo e pionieristico.