Zangrillo avanza una riforma per i dirigenti pubblici con premi e assunzioni meritocratiche

Riforma dei dirigenti pubblici: proposta di Zangrillo per un cambiamento radical

Roma, 18 marzo 2025 – Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha lanciato una proposta di riforma destinata a trasformare il sistema di selezione dei dirigenti pubblici . Durante una recente riunione del Consiglio dei Ministri , è stata espressa la volontà di rivedere in modo sostanziale il processo di assunzione e l’assegnazione dei premi di rendimento . Se il Parlamento approverà questa iniziativa, il 30% delle posizioni dirigenziali non sarà più accessibile solo tramite concorso , ma anche attraverso una valutazione del lavoro svolto dai candidati .

Motivazioni del ministro

In un’intervista al Corriere della Sera, Zangrillo ha spiegato le ragioni alla base di questo nuovo approccio, ritenendolo più efficace rispetto al tradizionale sistema concorsuale . “Con questo provvedimento, affianco al concorso , vogliamo creare un percorso che consenta ai dirigenti di promuovere i meritevoli “, ha dichiarato. Secondo il ministro, le procedure concorsuali attuali misurano solo la capacità di apprendimento, senza garantire che questa si traduca in competenze pratiche .

Difficoltà per i funzionari

Un altro punto critico sollevato da Zangrillo riguarda le sfide che molti funzionari affrontano nella preparazione per i concorsi . “Oggi, un funzionario che desidera avanzare nella carriera deve dedicare tempo allo studio e alla preparazione per un concorso , ma non tutti hanno la possibilità di farlo a causa degli impegni lavorativi “, ha aggiunto. Questa situazione, secondo il ministro, porta a una deresponsabilizzazione dei dirigenti , che non si sentono incentivati a promuovere la crescita dei propri collaboratori .

Obiettivi della riforma

L’obiettivo della riforma è quello di creare un’organizzazione pubblica più moderna e dynamica, capace di valorizzare i meriti acquisiti sul campo. Zangrillo ha sottolineato l’importanza di offrire percorsi di crescita professionale che non dipendano esclusivamente dall’iniziativa individuale . Se approvata, questa proposta di riforma potrebbe rappresentare un passo significativo verso una Pubblica Amministrazione più meritocratica e attenta alle reali competenze dei propri dirigenti .

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Redazione